Certificazione C.E.T.S.

Dal sito www.parcoforestecasentinesi.it: “A seguito del percorso di candidatura realizzato nel 2014 il Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ha ottenuto l’assegnazione della Carta Europea per il Turismo Sostenibile con la cerimonia tenutasi presso il Parlamento Europeo a Bruxelles il 7 dicembre 2015. Dopo alcuni anni di collaborazione attiva con gli attori del territorio, nel 2018 l’Ente ha deciso di attivare anche la seconda parte della CETS in cui il Parco è diventato “certificatore” delle imprese turistiche (guide e strutture ricettive) che vogliono entrare in una sinergia ancora più attiva con l’Area Protetta. Nel 2020 questa collaborazione ha trovato una formalizzazione nella sottoscrizione dei singoli Accordi di Collaborazione tra l’Ente Parco e le imprese turistiche certificate".

La CASA PER FERIE ECOTONDO è stata certificata nel 2021!

  1. QUALITÀ come sfida decisiva

    1. Giovani da in-formare: attività e servizi per i visitatori, innovazione e comunità localiEquilibrio tra benessere e gusto: acque della salute e prodotti della terra.

    2. Mobilità da ridefinire: muoversi nel Parco per conoscerlo, sentieri aperti a tutte le abilità, escursionismo giornaliero da comprendere e monitorare.

  2. DIVERSITÀ come ricchezza qualificante

    1. Centralità delle Foreste: dal DNA ai paesaggi.

    2. Parco per tutte le stagioni: attori associati per l’identità dei luoghi, oltre i campanili.

    3. Territori limitrofi da incontrare: le vicine località di pregio da collegare.

  3. CAMMINO come viaggio interiore

    1. Ecologia integrale e cultura: sulle orme dei grandi per visitatori consapevoli e attenti.

    2. Storie correlate da interconnettere: proposte per esperienze uniche.

    3. Strutture, attività e servizi in rete: dai pellegrini ai camminatori.

Fase II, la nostra Azione

Breve descrizione dell’impegno concreto: l’Azione proposta prende spunto, tra le altre, dalla citazione di Jung “I luoghi hanno un’anima … Ci si lega spiritualmente a luoghi, persone o cose che si incontrano sul proprio cammino perché marcano momenti particolari del proprio divenire”. L’impegno è quello di intraprendere dei “viaggi” nel territorio del Parco per cercare questi luoghi, trasformando il cammino in un’esperienza di scoperta, guidati inizialmente solo da alcune indicazioni. Saremo noi e l’ambiente intorno. La sensibilità e l’immaginazione daranno luogo al resto e saranno materiale per la realizzazione di alcuni racconti che confluiranno in quattro piccole pubblicazioni (una per anno).

Alcune tematiche in progetto, come spunti di partenza per la ricerca:

  • un quadro, l’opera artistica di un pittore che ha rappresentato un “luogo del Parco”

  • una testimonianza materiale/ricetta culinaria legata ad un luogo di provenienza (es. Alta valle del Bidente)

  • una vecchia fotografia, un racconto

  • una leggenda

  • un tratto dei cammini sacri

  • un frutto dimenticato/ una pianta secolare


.